La segreteria del Prc rimette il mandato
“Grazie a tutti. La nostra rivoluzione civile non si ferma qui”. Antonio Ingroia sceglie twitter per abbozzare il secondo tempo di Rc. Centoquaranta battute per comunicare che non ha nessuna intenzione, lui, di gettare la spugna. Chi invece si appresta a mettere la parola fine è l’altro magistrato, Luigi De Magistris. ”Il risultato e’ stato pessimo. Un’esperienza di due mesi con una brutta campagna elettorale”, commenta il sindaco di Napoli. Secondo lui Rc ”e’ rimasta schiacciata dal voto utile per la governabilita’ al Pd e dal voto di rottura per Grillo”. E’ un po’ il punto di partenza dell’analisi del Prc che oggi ha svolto una lunga segreteria. Non c’è nessuna dichiarazione di rottura con Rc, però. Si va verso una fase di necessaria discussione interna. E la prima casella, altrettanto necessaria, è la remissione del mandato di tutti e nove i membri della segreteria nazionale. Già venerdì prossimo si terrà la direzione nazionale e la prossima settimana il Cpn.
Ciò che è emerso dalla discussione, a cui seguirà un comunicato, è che Rivoluzione civile ha faticato – e l’andamento sempre calante dei sondaggi lo dimostra – a rappresentare il tema vero delle elezioni, quello del “No” alle politiche di austerità. Il successo delle liste di Berlusconi da una parte e di Grillo dall’altra è stato costruito sapientemente proprio nel solco di questo voto “antisistema”.
La difficoltà della situazione è aumentata sicuramente dal quadro politico instabile, mentre aumentano le tentazioni di dare al tutto una soluzione di tipo “bonapartista” attraverso una riforma della legge elettorale il cui obiettivo è far rimanere in sella i soliti noti.