PROGRAMMA DELLA COALIZIONE
“FIRENZE RIPARTE A
SINISTRA”
COSTITUITA DAL PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA E DA
SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTÀ, CHE DESIGNA ALLA PRESIDENZA DEL Q3
(GAVINANA-GALLUZZO) DI FIRENZE ALESSANDRO MORANDI, CANDIDATO
NELLA LISTA DEL PRC.
LE LINEE GUIDA DELLA COALIZIONE NEL QUARTIERE 3
Con il voto alla coalizione è possibile contrastare una vera e propria controriforma del ruolo
delle Circoscrizioni, dei Comuni e della Pubblica Amministrazione in genere, che in nome
del “risparmio” e dei tagli ai “costi della politica” in realtà cancella diritti, servizi e
prestazioni scaricando tutto sulle
tasche della popolazione e riducendo
sempre più, insieme all’autonomia
finanziaria, i diritti sociali dei cittadini,
a partire dai più deboli, e la possibilità
di partecipazione democratica alle
scelte degli enti pubblici più vicini ai
problemi ed ai bisogni dei cittadini. E’
in questo contesto che la coalizione si
schiera per la reale valorizzazione del
ruolo delle autonomie locali.
Un caso emblematico, la chiusura a Gavinana del Presidio sanitario
Al fine di aprire una nuova stagione delle autonomie locali, la coalizione considera
essenziale:
· l’assunzione della difesa dei redditi più bassi e della lotta al carovita come priorità
dell’azione di governo, comprendendo anche la promozione delle’dilizia residenziale
pubblica e dell’edilizia sociale a canoni calmierati;
· l’assunzione di criteri rigorosi in tema di rispetto della legalità nell’amministrazione
pubblica, e di trasparenza e di controllo;
· il contrasto alle politiche di restrizione delle risorse prevista dalle Leggi finanziarie e
dalle norme collegate al patto di stabilità;
· la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio pubblico;
· la salvaguardia delle funzioni pubbliche e il rifiuto delle privatizzazioni in tema di
servizi pubblici locali (Spl) a partire dall’acqua;
· la difesa rigorosa del patrimonio ambientale;
· il rifiuto di scelte in materia di sicurezza dei territori, ispirate a logiche
discriminatorie, razziste, xenofobe;
· l’allargamento delle pratiche partecipative e la valorizzazione delle assemblee elettive
nelle scelte politiche locali.
Nel concreto, occorre ad esempio
mantenere i servizi offerti dal Quartiere (come ad esempio le vacanze anziani) a tariffe agevolate
ed impedire gli aumenti che sembrano profilarsi nei prossimi anni;
rifiutare la logica delle esternalizzazioni “forzate” dei servizi pubblici e sociali essenziali, come
peraltro già visto con la vicenda dei prelievi e dei servizi ginecologici e pediatrici, affidati a privati
in seguito alla chiusura del distretto socio-sanitario di Via di Ripoli; a tal proposito, ricordiamo
che il Quartiere 3 è, di fatto, rimasto senza alcun presidio sanitario, visto che alla chiusura di
quello in via di Ripoli nel 2007, è seguita, contro ogni promessa fatta a suo tempo, anche la
chiusura dell’ultimo presidio in Piazza Elia della Costa. Il presidio di via G.P. Orsini risulta
peraltro inadeguato alle esigenze della popolazione del quartiere.
sviluppare una politica sociale che sia anche preventiva delle forme di disagio;
consolidare quella solidarietà che è il collante del tessuto civile nel nostro Quartiere, attivando
forme di collaborazione tra le amministrazioni e soggetti come i circoli, il volontariato laico e
cattolico integrabili nella già presente Rete della Solidarietà del Quartiere affinché si sviluppi un
sistema più ampio ma a matrice pubblica, di sportelli informativi e di supporto che sviluppi forme
di aiuto come la banca del tempo, mettendo a disposizione spazi per iniziative culturali e sociali.
Per quanto riguarda i giovani, occorre collegare sempre di più le iniziative a carattere culturale con
altre volte a stimolare la partecipazione e le attività sociali come il volontariato. Rafforzare spazi
aggregativi come i centri giovani e creare una sinergia con gli sportelli dei Centri per l’Impiego
per favorire l’ingresso nel mondo del lavoro sulla base di progetti specifici per i giovani.
Dal punto di vista urbanistico, uno dei nostri obiettivi principali è la destinazione a pubblico
servizio, nell’ambito dell’attuazione del Regolamento Urbanistico, dell’area Chini-Marfin sul
viale Europa, per la quale è tramontata la previsione di un centro sociosanitario. Si ricorda che il
Comune ha inserito l’area tra quelle possibilmente destinate ad interventi di edilizia sociale in
favore di categorie sociali deboli, e presumibilmente la candiderà a bandi di finanziamento
regionali o nazionali in tal senso una volta perfezionata la cessione. Si dovrà quindi quanto prima
variare la destinazione urbanistica dell’area, ancora rimasta a distretto sociosanitario.
Occorre conferire finalmente a piazza Bartali il carattere di piazza pubblica di servizio che
dovrebbe avere, risultando il vero baricentro della zona di Gavinana; per far questo occorre
soprattutto risolvere la vergognosa questione del “buco nero” dell’Ex-Ex3, vero monumento
all’incuria amministrativa, destinandolo finalmente a funzione pubblica (meglio se sociosanitaria)
invece che perseverare in fallimentari tentativi di natura pseudo culturale.
Una questione cruciale è ovviamente la mobilità/traffico: siamo ovviamente a favore della futura
estensione della tramvia fino al Cimitero del Pino. Occorre però affrontare la questione dei
parcheggi scambiatori, che vanno progettati invece che definire tali semplici strisce di posti auto.
Il nuovo Consiglio di Quartiere dovrà anche affrontare la questione del cantiere sull’area ex
Esselunga di viale Giannotti per la realizzazione di 45 alloggi di edilizia popolare; la costruzione
degli alloggi è in ritardo a causa della necessità di svolgere lavori di bonifica del suolo; si dovrà
convocare al più presto l’ufficio casa del Comune e la società Casa spa (attuatrice dell’intervento)
per essere informati sullo stato dell’arte e sull’eventuale rivalsa verso i soggetti che hanno causato
l’inquinamento.
Un dovere sociale è un serio monitoraggio sulle barriere architettoniche presenti nel Quartiere
ed il successivo adeguamento in relazione alle misure di sicurezza come prevede la normativa
europea, oltre che la messa in sicurezza di strade e marciapiedi, che in alcuni tratti sono un rischio
per l’incolumità dei cittadini.
Uno dei nostri obiettivi è quello di coinvolgere la cittadinanza nelle scelte dell’Amministrazione,
rendere trasparenti gli sviluppi e soprattutto evitare tempi “biblici” per la realizzazione.
Per l’ambiente, un’attenzione particolare sarà quella sul mantenimento delle alberature lungo il
tragitto della tramvia, sulla manutenzione e valorizzazione del parco dell’ Anconella e dei
numerosi giardini pubblici di Gavinana.
Naturalmente, sarà mantenuta una costante attenzione sulla villa e sul parco di Rusciano, un
patrimonio inestimabile del quartiere e della città ancora a rischio di svendita a causa di scelte
urbanistiche ambigue. La nostra posizione è e resta quella di mantenere la destinazione pubblica e
l’unitarietà del parco. Proponiamo anche di sfruttare a livello di quartiere la risorsa costituita dai
circa 200 olivi presenti nel parco.
Nell’ottica della riqualificazione della città e della fruizione della riva sinistra d’Arno, dovremo
affrontare le questioni dell’ex scuola Don Facibeni di via Villamagna, destinata attualmente a
sede del CPA Firenze Sud. Se tale destinazione dovesse decadere o cambiare natura, potrebbe
essere sottratta alla funzione pubblica, comunque da garantire: sarebbe ad esempio importante
assicurare un “diritto di transito” per la cittadinanza fino al fiume.
Importante anche vigilare sulla salvaguardia dei Canottieri comunali di Lungarno Ferrucci, a
rischio demolizione per l’applicazione ottusa di norme nonostante la funzione storica e sociale
dell’associazione.
Il Quartiere non è certo ricco di spazi pubblici che consentano vivibilità e aggregazione. Piazza
Bartali e piazza Acciaioli al Galluzzo potrebbero essere maggiormente e meglio impiegate
limitandone le concessioni ad attività prettamente commerciali e privilegiando invece le iniziative
pubbliche (mostre, spettacoli, iniziative come “svuota cantine”, ecc.)
Sui rifiuti, ferma restando la nostra contrarietà ad ogni nuovo impianto di incenerimento, gli
interventi che si possono fare per la riduzione dei conferimenti in discarica a livello locale, vero
nocciolo del problema, possono essere molti già a livello di Quartiere. Ad esempio: raccolta
differenziata sia a livello familiare sia di condominio, di comunità (es. alberghi) e di impresa;
maggiore impegno nella raccolta del materiale organico, che costituisce una vera ricchezza se
raccolto correttamente; raccolta porta a porta dei rifiuti da parte operatori che ritirano i sacchi
direttamente a casa, con i rifiuti già separati. Occorre promuovere e implementare le buone
pratiche già in atto da parte del Comune e del Consorzio Quadrifoglio come la ECOTAPPA di via
Tagliamento.
Tutte le nostre istanze di fondo valgono ovviamente anche per il Galluzzo, una comunità
numerosa e viva che così deve rimanere; occorre realizzare anche qui un Distretto sociosanitario;
affrontare il problema del traffico, ben lontano dall’esser risolto dall’apertura (imposta dalla
convenzione con Esselunga) della galleria delle Romite; restituire vivibilità a piazza Acciaioli al di
là degli interventi di facciata.
Partito della Rifondazione Comunista Q3
Sinistra Ecologia e Libertà Q3
Le liste sostengono la candidatura a Sindaco
di Firenze di Tommaso Grassi.
CANDIDATI QUARTIERE 3:
MORANDI ALESSANDRO FIRENZE 18.01.1977
2 TAMBORRINO SERGIO MAGLIE (LE) 20.02.1957
3 BENINI SILVIA FIRENZE 26.04.1966
4 TORRINI ELISA FIRENZE 01.10.1975
5 CHIARI MARCO FIRENZE 30.07.1960
6 BENVENUTI IMPERIA PELAGO 29.04.1941
7 CASAMENTO LUIGI FIRENZE 25.08.1950
8 DONDOLI LAURA GROSSETO 25.02.1957
9 COCCHI FABIO FIRENZE 29.11.1961
10 MATTIOLI GRAZIA FIRENZE 19.03.1953
11 BARTOLONI ITALO SCARPERIA 30.10.1933
12 PECCHIOLI SELENE FIRENZE 30.08.1969
13 PARRINI RICCARDO FIRENZE 06.05.1967
14 SANI CINZIA FIRENZE 29.05.1969
15 OTTONIERI MARCO CASTELNUOVO VAL DI CECINA 17.12.1966
16 PECCHIOLI JESSICA FIRENZE 08.02.1973
17 VIGNOZZI MARIO FIRENZE 31.03.63
18 CARMAGNINI FABRIZIO FIRENZE 14.10.1964
19 FANTAPPIE’ CARLO FIRENZE 02.05.1963