Si dice che Gavinana non sia più un’isola felice. Pur considerando assai scivoloso il concetto di “isola felice”, in una città vissuta ogni giorno da un milione di persone fra residenti, pendolari e turisti, numeri alla mano l’aumento di determinati reati è una realtà. Come è una realtà, anche se amplificata ad arte da molti media, il collegamento fra l’aumento dei reati e l’aumento dei flussi migratori.
Ma le ronde di cittadini non sono, e non saranno mai, una risposta adeguata. Perché il loro obiettivo è quello di aggredire gli effetti invece delle cause del problema. Così rischiano solo di aumentare la spirale della violenza, sostituendosi agli organi deputati dalla collettività ad amministrare la giustizia e assicurare il buon vivere quotidiano. Organi che non di rado, peraltro, tendono a dare una interpretazione fin troppo “muscolare” del loro mandato. Comunque sia, in uno stato di diritto, i cittadini siano cittadini, perché le forze dell’ordine ci sono già.
Per certo invece, in uno stato di diritto, dovrebbero essere colpite la diseguaglianza sociale e l’esclusione. E, perché no, non sarebbe una cattiva idea aver migliore cura dei propri beni ambientali, invece di abbandonarli a se stessi. Lasciando che diventino, come il parco di villa Rusciano, aree che attraggono dei disperati. E, non di rado, dei potenziali malviventi.
Circolo Rifondazione comunista Firenze sud