TIPP
Le prime discussioni sul trattato avvengono durante i vertici fra Ue e Usa e il lancio delle procedure negoziali viene annunciato nel febbraio 2013 da Obama, dal presidente della COMM UE Barroso e dal presidente del Consiglio EU Van Rampuy.
Il 14 /3/2013 la COMMISSIONE EU emette le sue raccomandazioni per i futuri negoziati
Il 14/6/2013 gli Stati membri ratificano le raccomandazioni della COMMISSIONE UE e Letta insieme agli altri capi di stato e di governo da’ il via libera alla trattativa con gli Usa al fine di stipulare il TTIP TRANSLATLANTIC TRADE AND INVESTMENT PARTNERSHIP cioè la costruzione di un mercato unico fra merci investimenti e servizi tra Europa e Nordamerica: l’obbiettivo è quello di arrivare entro il 2015 alla firma del trattato. Il 12 luglio 2013 a Washington viene svolta la prima sessione ufficiale di incontri cui ne seguono altre a Bruxelles 7/10/2013, 19-23 maggio 2014 Arlington ( Virginia) e il 14 luglio 2014 ancora a Bruxelles. Il negoziato è svolto per l’UE da funzionari della Commissione EU ( c’è un comitato speciale in cui sono rappresentati i 28 governi) e per gli Usa da funzionari del Ministero del Commercio. Per l’Ue guida il negoziato il Commissario al commercio l’olandese DE GUCHT e il capo negoziatore Ue è Ignatio Garzia Bercero. Il trattato di Lisbona prevede che la COMM UE faccia regolarmente rapporto al parlamento sullo stato di avanzamento dei negoziati ma per adesso vi adempie con notevole reticenza. Infatti tutti i documenti rimangono confidenziali , i negoziatori mandano informazioni ad un solo eurodeputato per gruppo inserito nella Commissione per il commercio internazionale del Parlamento ,che però non può trasmettergli agli altri e ad esperti;chi invece dispone di molte notizie visto che vengono spesso chiamati in causa sono i lobbisti delle multinazionali ( 600 multinazionali sono invitate al tavolo delle discussioni). Quindi in pratica i parlamenti sanno che la trattativa esiste ma non sono informati sul procedere della stessa. Dopo mesi di trattative segrete a marzo 2014 la Commissione EU aveva promesso di eliminare il velo di opacità che copriva i negoziati sul progetto di trattato lanciando un consultazione pubblica tramite un sito internet:chiunque poteva esprimere la propria voce fino al 6/7/2014 su 12 aspetti del trattato; le risposte però non permettevano di manifestare la propria opposizione al libero scambio, alle privatizzazioni e al principio stesso del TTIP.
OBIETTIVO DEL TRATTATO è quello di abolire i dazi doganali e uniformare i regolamenti per non avere più ostacoli alla libertà di circolazione delle merci, libertà di investimento e di gestione dei servizi
TEMI IN DISCUSSIONE
SERVIZI. Accesso al mercato per prodotti agricoli e industriali
Appalti pubblici. investimenti materiali. Energia e materie prime
Materie regolamentari .Misure sanitarie e fitosanitarie
Servizi .Diritti di proprietà intellettuale
Sviluppo sostenibile .Piccole e medie imprese
Composizione delle controversie . Concorrenza
Facilitazione degli scambi .Le imprese di proprietà stata
Si sostiene che l’accordo “potrebbe far crescere le nostre esportazioni di decine di miliardi di dollari, favorire la nascita di migliaia di posti di lavoro negli Usa e nell’UE e stimolare la crescita nelle due sponde dell’Atlantico
l’ UNICA CERTEZZA però è il trattato ELEVA LE LEGGI di MERCATO A UNICA REGOLA VINCOLANTE.
DAL PUNTO DI VISTA GEOPOLITICO: Il TTip è un modo attraverso cui gli Usa ricostruiscono la propria area di influenza e di egemonia economica e militare; E di fatto serve per mettere all’angolo la Russia e contenere la Cina.
DAL PUNTO di VISTA ECONOMICO si vuole introdurre una totale deregulation: tutti i vincoli al commercio e agli investimenti possono essere considerati illegali, si vuole costruire un Organismo arbitrale internazionale, un tribunale speciale non statale, a cui sia demandato il potere di dirimere i contenziosi fra le imprese e gli stati. Questo tribunale privato a fronte di denuncie dirette da parte delle multinazionali dovrebbe decidere se le leggi degli stati in questione sono regolari oppure se determinano barriere illegali alla libertà di commercio e di investimento. In questo secondo caso il tribunale privato comminerebbe sanzioni ed obblighi di modifica della legislazione. In pratica le grandi corporation potrebbero fare causa agli Stati che stabiliscono norme che loro ritengono lesive per cui si avrebbe di fatto una rinuncia a propria sovranità da parte degli stati che sarebbero sottoposti come tutti all’ente superiore che è il dio mercato e quindi alle multinazionali. Questo tra l’altro già sta succedendo: Una delle poche vittorie riportate dalla primavera egiziana era l’aumento del salario minimo da 400 a 700 lire egiziane al mese ( da 42 a 72 euro) somma però giudicata inaccettabile dalla multinazionale francese VEOLIA che ha fatto causa all’Egitto il 25/6/2012 davanti al centro internazionale per la risoluzioni delle controversie relative agli investimenti della Banca mondiale perché questi aumenti contravverrebbero agli impegni presi nel quadro del partnerariato pubblico privato con la città di Alessandria per lo smaltimento dei rifiuti.Nel 2004 il gruppo Usa Cargill ha fatto pagare 90,7 milioni di dollari al Messico ritenuto colpevole di aver introdotto una tassa sulle bibite gassate . Nel 2011 La Tampa elettric ha ottenuto 25 milioni di dollari dal Guatemala per una legge che imponeva un tetto alle tariffe elettriche e gli esempi potrebbero continuare visto che Esistono più di 3000 trattati di questo genere che proteggono le società straniere contro ogni decisione pubblica.
Alcuni conseguenze derivanti dall’approvazione del trattato:
a) distruzione dell’agricoltura europea ( le aziende Usa per la loro dimensione hanno una produttività maggiore), distruzione delle denominazione origine controllate che non sono riconosciute in Usa, distruzione agricoltura di qualità, a km 0 . In molti stati Usa è possibile usare gli OGM, utilizzare ormoni negli allevamenti animali destinati all’alimentazione, usare mucche dopate, polli col cloro, norme sui pesticidi meno restrittive di quelle europee
B) i SERVIZI acqua, welfare rischiano di essere messi obbligatoriamente a gara visto che la gestione pubblica di ogni servizio può essere considerata barriere commerciale illegale. Si va verso la distruzione dell’idea di servizio pubblico: i negoziati vanno verso una progressiva privatizzazione dei servizi pubblici con la tecnica detta della lista nera:che il governo degli consiste nell’indicare per quali servizi non è ammessa la privatizzazione dando così ad intendere che il caso opposto è la norma.
c)Potrebbe cadere il Principio di precauzione che vige in Europa e che obbliga a provare l’assenza di rischi prima che un prodotto venga commercializzato
d)Tutela della proprietà intellettuale: gli agricoltori sospettati di possedere in modo fraudolento sementi di varietà protette da brevetti depositati potrebbero essere perseguiti per contraffazione.
f)Mancato rispetto dei diritti fondamentali dei diritti dei lavoratori ( gli Usa hanno ratificato solo alcuni punti della convenzione dell’Organizzazione mondiale del lavoro
g)Smantellamento delle nuove discipline in materia finanziaria. I negoziatori dell’Ue hanno chiesto di rivedere le norme introdotte da Obama per regolare il sistema finanziario e restringere i limiti alla attività bancaria. Su questa falsariga anche i negoziatori Usa spinti dai banchieri di Wall Street vogliono aggiungere al trattato regole contrarie alle norme restrittive che il governo Usa vuole introdurre:divieto dei titoli tossici, limiti alle dimensioni delle banche, introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie e reintroduzione di norme che separavano le attività di investimento da quelle commerciali.
h) La BP , nota multinazionale del petrolio inglese, vuole che il Ttip proibisca i crediti d’imposta sui carburanti sostitutivi meno inquinanti
i)I laboratori farmaceutici europei vogliono che l’Agenzia Usa per i prodotti alimentari e farmaceutici rinunci alle valutazioni indipendenti dei farmaci venduti in Usa
l)L’associazione Usa delle industrie del farmaco potente lobby delle società farmaceutiche ( es Pfizer) fa pressione affinchè il TTIP limiti le capacità dei governi Usa ed europei di negoziare la riduzione dei costi delle cure mediche nell’ambito della sanità pubblica ( negli Usa viene usato per ridurre il prezzo dei farmaci ai veterani di guerra e Obama vi vuole fare ricorso anche per il programma Medicare).
m)Diverse imprese Usa vogliono che il trattato faciliti l’accesso alle informazioni personale per creare profili mirati di consumatori
n)Perdita di posti di lavoro per l’abolizione delle politiche che danno vantaggi ad imprese locali negli acquisti pubblici
PROCEDURA PER L’APPROVAZIONE
1)APPROVAZIONE DEGLI STATI MEMBRI
Una volta terminate le contrattazioni la COMMISSIONE EU informa il Consiglio dei ministri dei risultati delle trattative il quale prima di decidere trasmette il tutto al Parlamento. Il Consiglio poi decide a maggioranza qualificata ( almeno il 55% degli stati che rappresentino il 65% delle popolazione); se riguarda disposizioni sul commercio dei servizi,sugli aspetti commerciali della proprietà intellettuale e sugli investimenti esteri diretti è richiesta l’unanimità,che è necessaria anche sugli accordi sul commercio dei servizi culturali e audiovisivi se rischiano di pregiudicare le diversità culturali e linguistiche dell’Ue , e nel campo del commercio dei servizi sociali, della salute, dell’istruzione se rischiano di perturbare in modo grave l’organizzazione di questi servizi a livello nazionale e di intaccare la responsabilità degli stati nella fornitura di detti servizi.I governi quindi si possono avvalere dell’obbligo dell’unanimità per bloccare il progetto. Prima di pronunciarsi il Consiglio deve sottoporre il testo al parlamento europeo per evitare di essere sconfessato.
RATIFICA PARLAMENTO EUROPEO
Può approvare o respingere un trattato negoziato dalla COMMISSIONE alla fine di una procedura chiamata “ parere conforme”. Lo ha già fatto nel 2012 quando ha respinto l’accordo commerciale anticontraffazione negoziato dal 2006 al 2010 in gran segreto.
RATIFICA DEI PARLAMENTI NAZIONALI
Se è approvato dal Parlamento e dal Consiglio si dibatte se sia necessaria la ratifica da parte dei parlamenti nazionali; Il Commissario che ha gestito le trattative ritiene di no in quanto secondo il trattato di Lisbona gli accordi di libero scambio sono di pertinenza esclusiva dell’Ue. Alcuni paesi non sembrano d’accordo e viene ventilata l’ipotesi di un ricorso alla Corte di giustizia europea per un parere giuridico.