Agli iscritti e alle iscritte di Rifondazione Comunista
Pubblicato il 16 feb 2014
Cari compagni e compagne,
stiamo arrivando nei giorni decisivi della costruzione della lista in appoggio a Tsipras per le elezioni europee. Si tratta di un traguardo importante visto che concretamente questa può diventare una lista unitaria, sulle posizioni della sinistra europea ed in alternativa chiara alle politiche dei socialisti, europei ed italiani.
Questo indubbio successo politico significa affermare concretamente la possibilità che – a differenza di 5 anni fa – si riesca ad eleggere parlamentari italiani che vadano nel gruppo della sinistra unita nel parlamento europeo. Questo obiettivo è alla portata di mano non solo per il carattere unitario della lista ma anche perché già nei giorni scorsi si è riusciti ad entrare nel circuito della comunicazione massmediatica, facendo diventare la proposta di Alexis Tsipras candidato Presidente un fatto politico già a 4 mesi dalle elezioni.
Non è un risultato da poco e non era per nulla un risultato scontato.
Questo risultato è stato reso possibile dal fronte assai largo che ha sostenuto la candidatura di Tsipras. Ovviamente questo allargamento si salda anche con elementi negativi. Ad esempio la nostra richiesta di costruire un percorso democratico nella definizione dei simboli e della composizione della lista è stata completamente disattesa dai promotori. Nonostante le nostre ripetute richieste e il ripetuto coinvolgimento di Tsipras nella discussione, i garanti della lista non hanno accettato di costruire un percorso democratico che potesse determinare un effettivo spazio pubblico di sinistra. Questa chiusura ad un processo di partecipazione democratico è un grave errore politico dei promotori, che si accompagna ad una serie di esternazioni di cui non si sentiva certo la mancanza.
Detto questo, noi riteniamo che gli errori politici sopra richiamati non mettano in discussione l’importanza di fare una lista unitaria contro le politiche di austerità e che possa portare una delegazione italiana nel parlamento europeo.
La cosa che cambia e di cui occorre prendere atto, è il carattere della lista. Noi abbiamo puntato a fare una lista unitaria di sinistra, costruita dal basso in forme democratiche e partecipate. Abbiamo puntato a fare una lista che fosse il primo passo della costruzione di una Syriza italiana. Così non è. Ci troviamo piuttosto di fronte ad una lista civica, di cui condividiamo la sostanza delle posizioni politiche senza che ne condividiamo i modi di costruzione e larga parte della cultura politica che viene proposta dai promotori. Il risultato concreto è una lista civica antiliberista e non la costruzione di uno spazio pubblico di sinistra.
Qualcuno può pensare che il gioco non vale la candela e a questo riguardo vogliamo far notare due cose:
1) per presentare la lista occorre raccogliere circa 150 mila firme, di cui almeno 3000 in ogni regione (valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Molise e Basilicata comprese). Non si tratta di un compito facile e sicuramente non è alla portata dei soli compagni e compagne di Rifondazione Comunista.
2) Inoltre se non si desse vita ad una lista unitaria è evidente che il contraccolpo politico nel mondo della sinistra sarebbe drammatico e sarebbe piuttosto problematico raggiungere in 4% in un contesto in cui vi sarebbe certamente anche la lista di Sel (che essendo presente in parlamento non ha bisogno di raccogliere le firme per presentare la lista alle europee).
Per questo, la lista per Tispras promossa dai professori, con tutti i suoi limiti può essere un valido strumento attraverso cui raggiungere e superare il 4% e questo può essere il passaggio propedeutico per avviare il processo di costruzione di una Syriza in Italia.
Noi non vogliamo sottovalutare i problemi e pensiamo che vadano registrati i limiti profondi di questa lista. Nel contempo dobbiamo valorizzare quello che si è riuscito a fare. Avremo quindi una lista nello sostanza ben orientata politicamente con la presenza di candidati del Partito della Rifondazione Comunista nella lista, in ogni circoscrizione, che dovremo cercare di eleggere.
(…)
In ogni caso, come sapete, dal 21 al 24 febbraio ci saranno gli attivi territoriali in cui si terrà la consultazione delle iscritte e degli iscritti del Prc sulla nostra adesione alla lista Tsipras, come deciso in congresso e proposto dalla Direzione Nazionale del partito .
Noi riteniamo che, nonostante le difficoltà si debba andare convintamente avanti, ma l’esito della consultazione sarà ovviamente vincolante sul da farsi.
Un caro saluto
Paolo Ferrero, Maurizio Acerbo, Fabio Amato, Giovanna Capelli, Roberta Fantozzi, Eleonora Forenza, Marco Gelmini, Nando Mainardi, Rosa Rinaldi, Raffaele Tecce