Si comunica,
che sabato sarà il penultimo appuntamento del GAP, l’ultimo sarà sabato 16 marzo e poi il GAP purtroppo verrà sospeso.
Il recente risultato elettorale, in cui la lista Rivoluzione Civile, sostenuta da Rifondazione Comunista, non ha raggiunto il “quorum” per l’accesso al Parlamento, ha portato la Segreteria politica di Rifondazione a dare le proprie dimissioni, un atto (secondo noi) normale e doveroso per qualunque partito che esce sconfitto da una elezione. Per noi inoltre, non si tratta solo di una semplice sconfitta: per la seconda volta consecutiva il Parlamento vedrà l’assenza dei comunisti. Questo fatto, purtroppo, non sarà privo di conseguenze, anche per il Gap.
Sarà compito del nuovo gruppo dirigente, che sarà eletto probabilmente in un prossimo Congresso, a indicare strategie e pratiche al Partito e quindi anche se e come continuare a portare avanti in Italia i Gruppi di Acquisto Popolare. Noi, come Circolo, continuiamo a credere in questo Progetto, e pensiamo che lo farà anche il Partito, ma purtroppo dovremo tenere conto anche del quadro generale in cui saremo costretti a muoverci nei prossimi anni. Per essere più chiari, ricordo che il Gap si è sostenuto esclusivamente sull’attività volontaria, il tempo e le energie dei nostri militanti, sostenendo tanti, tanti costi e spese che, per non rinunciare al principio della distribuzione al prezzo di costo dei prodotti del Gap, si è sempre accollato il Partito e quindi – per noi le cose si equivalgono – le singole persone che vi credono e vi appartengono. Pensavamo almeno di poter contare, in futuro, sui contributi economici dei nuovi eletti in Parlamento, com’è sempre stata ed è pratica costante dei comunisti eletti deputati o senatori (a propositi di costi della politica… ecco come il nostro Partito, per Statuto e per convinzione, usa le indennità degli eletti nelle istituzioni), ma non sarà così. Cancellati dal Parlamento, assenti da tempo e boicottati dai mezzi di informazione, privati del proprio giornale dai tagli del Governo Monti, ignorati dagli elettori (e forse anche da molti soci dei Gap), dovremo valutare e ponderare come spendere ogni euro versato dagli iscritti al Partito, unica nostra fonte di finanziamento.
Siamo insomma costretti a sospendere l’attività del GAP.
Speriamo di potere riprendere in autunno o magari prima, non possiamo saperlo. Ci auguriamo di avere (di)mostrato in questi anni che si possono praticare altre forme di consumo e di acquisto di prodotti di grande qualità, rispettose dei diritti dei produttori e dei loro dipendenti, dei consumatori, dell’ambiente, senza farlo in nome del profitto e del mercato. Noi pensiamo di sì; una nostra colpa, evidentemente, è stata di non avere fatto capire che tutto questo per noi era, ed è, FARE POLITICA.
GAP Circolo di Rifondazione Comunista
FIrenze Sud